Detta fu la fine, la fine, si chiamò per nome.
La mia ombra si dilata al verso dei miei passi. S’unisce in forme dal marciapiede, all’ultima danza delle ringhiere. La mia ombra che m’assomiglia silenziosa mentre si muove tra i fiordi di luce e il buio del suo sguardo.
La mia ombra sciolta sul riflesso di seta, dal vetro umido di fiato si libera piegandosi sul vento, mentre guardandomi s’infuria sgretolando foglie in turbinii.
La mia ombra mi precede col sole sulle spalle, tra questo camminar l’asfalto come liquirizie mattutine. La mia ombra, che d’alba e buio mi scoprì in questi oceani di mani diroccate su di me.
La mia ombra è già qui mentre mi sta lasciando agli occhi, il tempo migliore.
in questo continuo viaggio verso me la mia ombra sempre mi precede a segnarmi il passo come per annunciarmi ciò che sarò dopo quel passo … e sono sempre in buona compagnia .. fidata .. di Me Stesso …
grazie Leo 🙂
un abbraccio ombra
..p
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Un abbraccio a te Pino! ‘:) Sempre con se stessi e mai soli!
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Questa è una poesia Leo. Una gran bella poesia. ‘:-)
“La mia ombra è già qui mentre mi sta lasciando agli occhi, il tempo migliore.”
Perfetta chiusa.
L’ombra mi è compagna nel viaggio.
Mi precede.
Procedo con lei, con “me stessa”.
Grazie, Leo.
Buon fine settimana “teatrale”.
Sorrisisorrisisorrisi a te, alla tua ombra
gb
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Ah, quel titolo!
Sorrido
gb
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