AboutMe

Ho l’ombra negli occhi e il riflesso di queste mattine sbadiglianti, lente e assetate di ore, fatte coi minuti gocciolanti di silenzi.

Bruciano la mia pelle.

Dolore, ne sento abbastanza da sorridere per disorientare i miei nervi.

I miei occhi rivolti verso l’angolo di cielo tra la finestra e un muro bianco, neve di cemento e pittura.

Lascio che il mio corpo diventi morbido in questo oceano virtuale e nuoto tra la placenta dei sogni.

Ondeggiante goccia di sudore che scava la sua trincea ovunque mi bagni.

Ed io.

So(g)no.

L’assenza di me stesso.

Non servirà cercarmi.

Ormai sono ovunque.

Dalle stelle libellule di luce agli argini di me stesso.

Io.

leodb

11 commenti su “AboutMe

  1. colpito! non affondo! riemerso!
    complimenti veri …condivio tutto …il noncontenuto …il nonvolto…ilnondetto
    veramente eccellente …mi ci ritrovo tutto!
    finalmente un’affinità!
    grazie di nonesistere!
    un saluto vero e …sincero !

    …noioso p

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  2. Splendido il modo in cui scrivi.
    Trascina in una dimensione onirica.
    E in essa è dolce perdersi.
    Un saluto lieve con un soffio.
    P.S. Mi sono permessa di nominarti per il liebster award… spero che non ti dispiaccia.
    🙂

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    • Sono onoratissimo del tuo premio, ed altrettanto dei tuoi apprezzamenti(graditissimi) sul mio modo scrivendi ‘:)

      Arriverò presto da te e risponderò alle tue domande!
      Sorrisi! ‘:)

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  3. “Dalle stelle libellule di luce agli argini di me stesso.
    Io.”

    Eccoti, Leo! ‘:-)
    gb
    Sorrisitanti.

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  4. Mi chiamo Fabrizia ho 30 anni e sono pugliese. Sono un’appassionata dell’uso delle parole in musica, prosa e poesia. Mi piacciono i discorsi di introspezione che mirino all’armonia tra il mondo interiore e quello esteriore e alla comprensione delle alterità.
    Mi piacciono le tesi e le antitesi, mi piace l’uso delle figure retoriche, delle allegorie e delle metafore, delle iperboli, dei paradossi e dei doppi sensi.
    Purtroppo, pur amando tutto questo, non ho il dono del saper scrivere, mi piacerebbe farlo ma devo ammettere che fin da giovincella più che scrivere diari, più o meno segreti, lettere d’amore etc…etc… son sempre stata un’ accanita lettrice e ho sempre “fagocitato” storie scritte da altri/e e puntualmente le preferite han sempre fatto parte di me un po’ come se le avessi scritte io. Ho così sempre più contemplato la profonda convinzione che, anche se non si è scrittori, pittori, ballerini, registi, attori o musicisti, ognuno di noi non deve perdere l’opportunità di dare libero sfogo all’estro creativo che ha dentro.
    Per questo mi capitava di sottolineare alcune frasi, le evidenziavo, le copiavo anche cambiandone il senso o dandone il senso che io volevo dare.
    Io penso succeda a tutti a volte, nel trovarsi davanti a una foto o a un’immagine, leggendo una poesia, una frase di un libro o un’aforisma o ascoltando una canzone, di avere la netta sensazione di percepire LA SINTESI della profondità, vastità e intensità dei nostri ricordi, delle nostre ideologie, della nostra visione delle cose come se ricevessimo un’illuminazione e ci rendiamo conto che noi forse non l’avremmo saputo esprimere così bene. Fondamentalmente noi viviamo comunicando qualcosa di noi e siamo fatti di parole e siamo sia produttori che consumatori e diosolosa quanto sia “vitale” poterlo fare senza condizionamenti e liberamente per poter ricevere e dare, scambiare informazioni, esternare senza vivere in un immenso e rimbombante SE’. E’ per questo che credo nella validità dei social network. Se è vero come è vero che tutto è facilmente reperibile su internet, è vero anche che, a mio parere, chi ha una marcia in più rispetto agli altri (escludendo gli esperti competenti e specialisti) è quella persona che vuole affinare il proprio senso critico sapendo scegliere, valutare e utilizzare le informazioni per farle proprie inserendole nelle proprie idee. La rete offre un oceano di informazioni e ognuno può distribuire all’infinito un testo, un’idea… una musica o un’immagine, un video. La libera circolazione delle idee e delle informazioni, il diritto di diffondere, elaborare, usare idee e tecnologie è una realtà. Riportare frasi celebri e meno celebri mi succede spesso Mi piacciono le citazioni, le inserisco spesso anche nel parlato e penso che un “cit”,un “by”, un “di” appesantiscano la fluidità e la scorrevolezza di un discorso.Penso anche sia da spacconi e da tromboni stare a dire con pomposità: “come disse Tizio” e “come disse Caio” quasi ostentando le proprie letture impegnate. Non si tratta quindi, per quel che mi riguarda, di uno stratagemma al fine di dare ad intendere che siano pensieri MIEI. Diceva il buon Goethe (et voilà) “Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli”. Ripensarli vuol dire appunto inserirli nelle proprie idee anche cambiandone il senso originario proprio per poter esprimere le sensazioni del momento.
    Mi piace molto la tua maniera di scrivere e di esternare le tue sensazioni…
    Nel mio girovagare son capitata qui e ti ho cercato anche su Twitter. Ho notato però che non twitti e lo capisco benissimo: i 140 caratteri limiterebbero enormemente il tuo estro.
    I cinguettii di Twitter da 140 caratteri hanno rivoluzionato il modo di conoscere e farsi conoscere. Vengono usati per informare, per fare pubblicità, per esprimere stati d’animo. Il segreto è dire tutto, il più presto possibile, con il minor numero di parole.
    Io mi ci sono abituata devo dire a fatica…dire quello che si vuol dire così brevemente ma con l’intensità con cui si sentono alcune sensazioni è stato difficilissimo. Ora ne sono davvero entusiasta perchè sono affascinata da chi sa farlo, secondo le mie corde, egregiamente. Inutile dirti che in 140 caratteri è super difficile comunicare e citare anche la fonte (lo ammetto: io sono proprio una schiappa!…anche se poi i miei tweet, anche se in parte copiati, accorciati, adattati, abbelliti dalle foto…mi piacciono immensamente perchè li sento MIEI!)
    Ora la trovo una maniera fantastica di esternare e condividere solo se lo vuoi e quando lo vuoi. Non ho molta simpatia per Facebook o comunque detesto riportare qui nella rete le modalità di comunicazione fatta di convenevoli e formalismi proprie del vivere quotidiano di ciascuno di noi. Per questo cerco di rimanere anonima e non considero i social, per quel che mi riguarda, un luogo per cuori solitari in cerca di incontri. Per carità! Di amici e amiche ne ho già abbastanza, di “buongiorno”, “buonasera”, “auguri”, telefonate e messaggi telefonici etc…etc…anche.
    Scusa se mi sono dilungata
    grazie per l’attenzione
    Fabry
    (https://twitter.com/fabryesse)

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