Detta fu la fine, la fine, si chiamò per nome.
Il mondo ha zampe corte e un collo lungo/tant’è che è un periscopio di fantasie/tutte quante che si rincorrono tra un sorseggio di Bramaterra e il profumo di limoni/Si muovono i passi verso l’ennesimo oltraggio/inconsapevoli benefattori con la buona fede che rasenta l’amor proprio/… Continua a leggere “Il ritorno e le frazioni dei passi”
Basterebbe dire quel che si sente prima di quel che si pensa. Il mondo non sarebbe certo migliore, ma scopriremmo persone anziché gente.